Una razza è un gruppo di animali, all’interno di una specie, abbastanza omogeneo in termini di dimensioni, aspetto, personalità, istinti. Attraverso l’allevamento selettivo si genera una prole con tratti altamente prevedibili.
Sia un gatto “purebred” che uno ”non-purebred” possono essere degli eccellenti compagni di vita e hanno lo stesso valore come esseri viventi e come animali domestici: meritano entrambi senza distinzioni le stesse attenzioni e le stesse cure veterinarie. Alcune caratteristiche tuttavia possono orientare la scelta dell’animale d’affezione verso una categoria o verso l’altra.
Un gatto di razza deve essere sempre accompagnato da un certificato genealogico (pedigree) emesso da un’associazione felina legalmente riconosciuta.
Alcuni vantaggi nello scegliere un gatto di razza sono:
· Gattini appartenenti ad una determinata razza sviluppano una volta adulti dei tratti fisici e comportamentali prevedibili e tipici della razza a cui essi appartengono. Ciò non significa che i soggetti di una razza sono tutti uguali, poiché ciascun essere vivente conserva la propria individualità, ma che le variazioni di aspetto e di personalità rientrano in un range tipico della razza.
· In programmi di allevamento responsabili i cuccioli rimangono con mamma gatta e con i fratelli per almeno 12 settimane dalla nascita. Ciò è volto a favorire un’eccellente socializzazione dei cuccioli che, così facendo, saranno adulti più equilibrati e socievoli.
· Nel periodo in cui il gattino rimane presso l’allevatore, la sua alimentazione sarà appropriata alle sue esigenze nutrizionali. Questo lo renderà un adulto fisicamente più forte e robusto. Nella maggior parte dei casi il cucciolo vive in un ambiente pulito e salubre, a minor rischio di trasmissione delle malattie infettive. L’allevatore si prenderà carico della profilassi vaccinale prima che il gatto raggiunga la sua nuova casa. Questo comporta maggiori garanzie sanitarie per il nuovo proprietario.
· Spesso gli allevatori mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze anche dopo l’adozione. Ciò comporta la possibilità per il proprietario di ricevere informazioni e aiuto, per ciò che all’ allevatore compete, per tutta la vita del gatto.
· Il nuovo proprietario si rende partecipe della perpetuazione e della salvaguardia della razza. Con l’adozione si consente di continuare un importante progetto di selezione responsabile. Molto spesso infatti l’allevatore si autofinanzia con la vendita dei cuccioli ed è solo questo introito che gli consente di proseguire il suo progetto, di inserire nuovi riproduttori nel suo piano allevatoriale, di programmare altre cucciolate.
I gatti domestici si suddividono grossolanamente e convenzionalmente in DSH (domestic shorthair) e DLH (domestic longhair). Si presentano in un notevole assortimento di taglie, colori, lunghezza del pelo; alcuni possono avere gatti “purebred” tra i loro ascendenti e assomigliare a loro, altri invece possono essere totalmente dissimili.
I motivi che possono spingere all’adozione di un gatto domestico sono:
· Dare al gatto una vita migliore. Molti gatti domestici infatti sono randagi o, nei centri abitati, membri di colonie feline. Con l’adozione si offre a questi soggetti una quantità e qualità di vita significativamente migliore.
· Adottare un gatto domestico significa molto spesso sterilizzarlo. Ciò comporta un controllo delle nascite che ha un effetto importante per la sovrappopolazione felina.
· Tra i gatti domestici esiste una variabilità genetica più ampia. Pur essendo questi più predisposti a sviluppare malattie infettive, sono più tutelati dalle patologie genetiche recessive, che in un accoppiamento tra genitori portatori si manifesterebbero con una probabilità di 1:4.
Sia un gatto “purebred” che uno ”non-purebred” possono essere degli eccellenti compagni di vita e hanno lo stesso valore come esseri viventi e come animali domestici: meritano entrambi senza distinzioni le stesse attenzioni e le stesse cure veterinarie. Alcune caratteristiche tuttavia possono orientare la scelta dell’animale d’affezione verso una categoria o verso l’altra.
Un gatto di razza deve essere sempre accompagnato da un certificato genealogico (pedigree) emesso da un’associazione felina legalmente riconosciuta.
Alcuni vantaggi nello scegliere un gatto di razza sono:
· Gattini appartenenti ad una determinata razza sviluppano una volta adulti dei tratti fisici e comportamentali prevedibili e tipici della razza a cui essi appartengono. Ciò non significa che i soggetti di una razza sono tutti uguali, poiché ciascun essere vivente conserva la propria individualità, ma che le variazioni di aspetto e di personalità rientrano in un range tipico della razza.
· In programmi di allevamento responsabili i cuccioli rimangono con mamma gatta e con i fratelli per almeno 12 settimane dalla nascita. Ciò è volto a favorire un’eccellente socializzazione dei cuccioli che, così facendo, saranno adulti più equilibrati e socievoli.
· Nel periodo in cui il gattino rimane presso l’allevatore, la sua alimentazione sarà appropriata alle sue esigenze nutrizionali. Questo lo renderà un adulto fisicamente più forte e robusto. Nella maggior parte dei casi il cucciolo vive in un ambiente pulito e salubre, a minor rischio di trasmissione delle malattie infettive. L’allevatore si prenderà carico della profilassi vaccinale prima che il gatto raggiunga la sua nuova casa. Questo comporta maggiori garanzie sanitarie per il nuovo proprietario.
· Spesso gli allevatori mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze anche dopo l’adozione. Ciò comporta la possibilità per il proprietario di ricevere informazioni e aiuto, per ciò che all’ allevatore compete, per tutta la vita del gatto.
· Il nuovo proprietario si rende partecipe della perpetuazione e della salvaguardia della razza. Con l’adozione si consente di continuare un importante progetto di selezione responsabile. Molto spesso infatti l’allevatore si autofinanzia con la vendita dei cuccioli ed è solo questo introito che gli consente di proseguire il suo progetto, di inserire nuovi riproduttori nel suo piano allevatoriale, di programmare altre cucciolate.
I gatti domestici si suddividono grossolanamente e convenzionalmente in DSH (domestic shorthair) e DLH (domestic longhair). Si presentano in un notevole assortimento di taglie, colori, lunghezza del pelo; alcuni possono avere gatti “purebred” tra i loro ascendenti e assomigliare a loro, altri invece possono essere totalmente dissimili.
I motivi che possono spingere all’adozione di un gatto domestico sono:
· Dare al gatto una vita migliore. Molti gatti domestici infatti sono randagi o, nei centri abitati, membri di colonie feline. Con l’adozione si offre a questi soggetti una quantità e qualità di vita significativamente migliore.
· Adottare un gatto domestico significa molto spesso sterilizzarlo. Ciò comporta un controllo delle nascite che ha un effetto importante per la sovrappopolazione felina.
· Tra i gatti domestici esiste una variabilità genetica più ampia. Pur essendo questi più predisposti a sviluppare malattie infettive, sono più tutelati dalle patologie genetiche recessive, che in un accoppiamento tra genitori portatori si manifesterebbero con una probabilità di 1:4.