La storia del Siamese Old-Style
La presenza di gatti siamesi sembra essere attestata nel regno del Siam, l'attuale Thailandia, dai Poemi del Gatto (Tamra Maew) scritti a partire dal XIV secolo. In questi testi le illustrazioni e le descrizioni dei felini, forse più attente a seguire criteri artistici che non a fornire una descrizione realistica, ci mostrano animali di vari colori e fattezze, simili probabilmente a varie razze odierne originarie del sud-est asiatico, quali il siamese, il korat, il burmese, l'havana brown e il tonkinese. Tuttavia i primi allevamenti di gatti di razza in Thailandia sono attestati solo a partire dalla metà del XX secolo e non vi è alcuna testimonianza certa di una selezione da parte dell'uomo prima di queste date. Al giorno d'oggi i gatti di strada della Thailandia presentano una vasta gamma morfologica e cromatica ed è possibile che in un recente passato le mutazioni genetiche che noi attribuiamo al siamese fossero casualmente più comuni nella regione piuttosto che altrove.
I primi allevamenti di gatti siamesi risalgono all'Inghilterra del tardo XIX secolo. Non è attestata la leggenda secondo la quale sarebbe stato il re del Siam a fornire al vice-console britannico la prima coppia di siamesi: la signora Veley, che fu probabilmente tra le prime allevatrici in Europa, sostenne che il fratello, vice-console britannico nel Siam, avesse acquistato gli animali da un commerciante di strada. I più antichi siamesi a noi noti importati nel Vecchio Continente risalgono al 1870, sebbene si trattasse di felini non destinati alla riproduzione: la razza siamese discende dai primi undici gatti importati in Inghilterra dalla Thailandia a partire dagli anni '80 e, di conseguenza, non è possibile risalire a date anteriori per i pedigree di questa razza.
Per poter conoscere la morfologia di questi primi undici gatti le fonti a nostra disposizione sono essenzialmente scritte. Le fonti iconografiche sui primi siamesi, ovvero le fotografie, sono scarse e poco attendibili: le fotografie, a maggior ragione quelle scattate nell'800, non costituiscono affatto uno specchio della realtà, ma ritraggono il soggetto da una sola prospettiva. Esisteva comunque una grande varietà morfologica di questi felini, un continuum tra quello di corporatura più esile e quello più tozzo.
Nei primi decenni del '900 fu importata in Inghilterra dal Siam la fondatrice dell'allevamento Prestwick, uno tra i più importanti in questo settore. I primi gatti Prestwick avevano il manto molto chiaro, la testa a cuneo, profondi occhi blu ed erano di di taglia media. I primi siamesi furono importati negli Stati Uniti dall'Inghilterra negli ultimi anni dell'800 e la prima associazione di allevatori americana di una certa importanza fu il Berensford Club. Esso redasse nel 1900 il Berensford Club Stud Book and Register, il primo registro dei gatti Siamesi importati negli Stati Uniti e utilizzati all'interno di un programma di allevamento (questo registro è stato successivamente ereditato dalla American Cat Association, la più antica associazione felina degli Stati Uniti). Le fonti di questo periodo ci descrivono gatti lontani dal modello del siamese moderno, estremamente magro ed esile, il quale iniziò ad essere selezionato dagli allevatori americani solo a partire dagli anni '50 del '900 a partire dal medesimo ceppo e soppiantò di fatto l' allevamento del Siamese "Classico". Dunque solo verso la metà del secolo scorso, dopo che si iniziò a immettere sangue nuovo in una razza che aveva rischiato l'estinzione durante la seconda guerra mondiale, iniziarono ad essere attestati i siamesi moderni: fotografie che mostrino siamesi moderni cominciano ad essere molto frequenti nei libri soltanto a partire dagli dal 1980. Le fonti mostrano quindi come fino a date relativamente recenti il modello dominante fosse quello dei siamesi old-style, caratterizzato da una varietà di gatti di taglia media o grande, corporatura media, corpo affusolato, testa a cuneo e gote arrotondate. Il nostro allevamento, insieme ad alcuni altri in Italia e all'estero, intende preservare l'originale siamese old-style.
I primi allevamenti di gatti siamesi risalgono all'Inghilterra del tardo XIX secolo. Non è attestata la leggenda secondo la quale sarebbe stato il re del Siam a fornire al vice-console britannico la prima coppia di siamesi: la signora Veley, che fu probabilmente tra le prime allevatrici in Europa, sostenne che il fratello, vice-console britannico nel Siam, avesse acquistato gli animali da un commerciante di strada. I più antichi siamesi a noi noti importati nel Vecchio Continente risalgono al 1870, sebbene si trattasse di felini non destinati alla riproduzione: la razza siamese discende dai primi undici gatti importati in Inghilterra dalla Thailandia a partire dagli anni '80 e, di conseguenza, non è possibile risalire a date anteriori per i pedigree di questa razza.
Per poter conoscere la morfologia di questi primi undici gatti le fonti a nostra disposizione sono essenzialmente scritte. Le fonti iconografiche sui primi siamesi, ovvero le fotografie, sono scarse e poco attendibili: le fotografie, a maggior ragione quelle scattate nell'800, non costituiscono affatto uno specchio della realtà, ma ritraggono il soggetto da una sola prospettiva. Esisteva comunque una grande varietà morfologica di questi felini, un continuum tra quello di corporatura più esile e quello più tozzo.
Nei primi decenni del '900 fu importata in Inghilterra dal Siam la fondatrice dell'allevamento Prestwick, uno tra i più importanti in questo settore. I primi gatti Prestwick avevano il manto molto chiaro, la testa a cuneo, profondi occhi blu ed erano di di taglia media. I primi siamesi furono importati negli Stati Uniti dall'Inghilterra negli ultimi anni dell'800 e la prima associazione di allevatori americana di una certa importanza fu il Berensford Club. Esso redasse nel 1900 il Berensford Club Stud Book and Register, il primo registro dei gatti Siamesi importati negli Stati Uniti e utilizzati all'interno di un programma di allevamento (questo registro è stato successivamente ereditato dalla American Cat Association, la più antica associazione felina degli Stati Uniti). Le fonti di questo periodo ci descrivono gatti lontani dal modello del siamese moderno, estremamente magro ed esile, il quale iniziò ad essere selezionato dagli allevatori americani solo a partire dagli anni '50 del '900 a partire dal medesimo ceppo e soppiantò di fatto l' allevamento del Siamese "Classico". Dunque solo verso la metà del secolo scorso, dopo che si iniziò a immettere sangue nuovo in una razza che aveva rischiato l'estinzione durante la seconda guerra mondiale, iniziarono ad essere attestati i siamesi moderni: fotografie che mostrino siamesi moderni cominciano ad essere molto frequenti nei libri soltanto a partire dagli dal 1980. Le fonti mostrano quindi come fino a date relativamente recenti il modello dominante fosse quello dei siamesi old-style, caratterizzato da una varietà di gatti di taglia media o grande, corporatura media, corpo affusolato, testa a cuneo e gote arrotondate. Il nostro allevamento, insieme ad alcuni altri in Italia e all'estero, intende preservare l'originale siamese old-style.